Sagapó è amore. Amore per la vita.
Come una linea tracciata all’inverso, Sagapò celebra la vita a partire dalla morte.
Attraverso un rituale di gesti ripetuti si è ricercata una essenzialità che porta alla pulizia delle emozioni, allo svuotarsi di ciò che ingombra per ritrovare lo spazio al sentire semplice, all’apertura, al gioco, all’euforia.
Un essenzialità che parte dalla scelta scenica: nero e bianco. Un uomo e una donna. Due sedie e un microfono. Una chitarra. Un teatro fisico, a tratti comico e grottesco, poetico e assurdo, dove la parola diventa gramelot, dove la musica e il suono in scena dialogano con il movimento. Due personaggi eleganti che si rincorrono, aspettano, danzano a piedi scalzi sopra una terra secca. Si intrecciano le voci di un rito funebre, il ritmo rebetiko di una festa, gli allegri saluti di chi parte e di chi arriva.
Di e con Irene Michailidis e André Casaca
Produzione Teatro del Respiro
Co-produzione Teatro C’art Comic Education
Percorso di Ricerca
La necessità iniziale era quella di esplorare durante le sezioni di improvvisazioni l’intesa fisica e vocale. I due personaggi apparsi esprimevano grande neutralità e hanno delineato poco a poco una linea temporale che ci ha indicato la direzione su cui portare la ricerca per la creazione. Con totale libertà ci siamo nutriti dalla fragilità di un lavoro apparso sin da subito senza confini e che ci portava a viaggiare tra la comicità ed il dramma, tra l’eleganza ed il grottesco. Siamo partiti dal respiro per ritrovare un punto comune. Nel processo di creazione di Sagapò abbiamo esplorato la delicatezza e profondità tra la morte, la vita ed il gioco, la fusione ed il contrasto. Partendo da una scena neutra , uno spazio inizialmente privo di oggetti per dare vita ad un lavoro senza tempo e a tratti tragicomico come la vita.
Un spettacolo creato a partire da una serie di residenze nomadi- creative divise in vari periodi di creazione In Italia, Francia e Brasile.
Determinante è stata anche la guida e lo sguardo esterno di Marina Abib che ci ha accompagnati durante le ultime due settimane di residenza prima del debutto a febbraio 2019 al Teatro Petrella di Longiano.
Durata 60 minuti
Spettacolo adatto dai 10 anni in sù
Tecnica: clown, danza, canto, mimo