Potrà la furia dell’oceano spazzare via il suo amore?
E il suo folle destino si perderà nell’abisso?
Oppure troverà compimento nella morte?
Perché la follia d’amore è un gioco, un volo leggero sopra le cose.
Juliet si veste di ciò che è rimasto della tempesta,
e danza il suo folle amore in un sogno
fino a svegliarsi nel sogno di chi l’ha amata.
Juliet è uno spettacolo comico, ironico e poetico, ispirato al noto personaggio shakespeariano di Giulietta Capuleti vissuto attraverso la purezza e la semplicità dello sguardo clownesco. In Juliet il clown scopre e rivela al pubblico la sua follia d’amore, il suo fallimento nel tentativo di raccontarlo e la sua genialità nel giocare la tragedia finale. La purezza dello sguardo del clown sulle cose e l’innocenza assoluta con la quale è capace di vivere l’amore, restituisce alla follia d’amore il suo originario valore e la possibilità di andare oltre il dramma.
“Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente”.
(Romeo e Giulietta)
Di e con Stefano Marzuoli
Regia André Casaca
Contributi artistici Teresa Bruno e Riccardo Puccetti
Produzione Teatro C’art Comic Education
PERCORSO DI RICERCA
Lo spettacolo nasce dal fascino suscitato dal personaggio di Giulietta Capuleti, dall’ ingegno, dalla passione e insieme dalla follia con cui insegue il suo amore. In una prima fase la ricerca si è incentrata sulla creazione del proprio clown femminile, sul gioco clownesco di vivere le emozioni e il corpo di Juliet, una adolescente innamorata piena di vita. Fin da subito è apparsa come una sfida avvincente la possibilità di rappresentare da solo, attraverso il corpo e il gioco di un solo clown – uomo, uno dei temi essenziali della tragedia shakespeariana. Il lavoro centrale è stato quello attorno al tema della follia d’amore vissuta dal clown attraverso la purezza e la semplicità del suo sguardo sulle cose. Il linguaggio comico non verbale ha condotto l’elaborazione del testo nella direzione della metafora e del simbolo, trasformando la narrazione in gioco e la parola in immagine. La follia d’amore si è fatta filo conduttore e motore di tutta la drammaturgia. Infine, la direzione seguita nel percorso di ricerca coincide con l’idea di poter rappresentare attraverso l’arte del clown, e con un linguaggio non verbale e non narrativo in senso tradizionale, il tema della follia d’amore in Giulietta e Romeo in uno dei suoi aspetti più affascinanti e più attuali: l’incontro del femminile e del maschile nella relazione con l’altro e come percorso di crescita e conoscenza dell’individuo.
Durata 55 minuti
Tecniche utilizzate clown, mimo, canto
Spettacolo tout public